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mercoledì 16 marzo 2011

Oh mia bella Italia !

Non volevo, giuro. Si spenderanno così tante parole sul significato di questa festa per celebrare l'Unità d'Italia, che le mie rischiano di sembrare superflue, vuote,  prive di significato. Non va festeggiata, dicono alcuni. Non ha senso, dicono altri. E' giusto, più che giusto! Dicono altri ancora.

Non vado alla ricerca del significato storico o politico della cosa. Penso che ciascuno di noi possa attingere al significato intimo, assolutamente personale che diamo al nostro essere italiani. Per quanto mi riguarda nutro sentimenti contrastanti, e siccome non mi riesce di spiegarveli, chiedo aiuto.


L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole.

Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida, e i capi dello Stato, pure loro, pensano solo per sé.
Bello è il paese! Ma Faustina, ahimè, più non ritrovo.
Non è più questa l'Italia che lasciai con dolore

Goethe, 1790



Mizzica !, diremmo noi siciliani, comunque italiani, come tutti quanti gli altri, com'è attuale Goethe!
Ma dobbiamo farcelo raccontare per davvero da un tedesco com'è la nostra Italia?



Ahi serva Italia, di dolore ostello, 

nave sanza nocchiero in gran tempesta, 

non donna di province, ma bordello!

Dante, 1300




Ahahah, l'Italia si è proprio evoluta in questi ultimi settecento anni, non c'è che dire! Di certo si può dire però che noi italiani, come ingegno, non siamo secondi a nessuno!

Mi preparo a festeggiare questo evento, anch'io, come tutti, felice di poter riposare e dare comunque un senso alla cosa. Però c'è dell'altro. Penso a quello che è accaduto in Giappone. Ed allora capisco perché ha un senso celebrarlo questo evento.

L'umanità distrutta si regge sulla solidarietà dell'umanità che sopravvive. La solidarietà, la volontà di aiutare senza avere l'obbligo di farlo, è il mezzo necessario per raggiungere la felicità; è la premessa indispensabile della libertà. Gran parte della nostra felicità dipende dagli altri. Dal gruppo che ci accoglie. Dal popolo che oggi celebriamo. Da noi stessi e da chi ci sta accanto dunque. La solidarietà è unione. 

E allora godiamocelo questo 17 marzo va...


Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima[3] ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!



Temistocle Solera


File:Va, pensiero.jpg

G. Verdi




Pavarotti e Zucchero

Quando l'italianità è internazionalità...
...però, com'è bello essere italiani...!

12 commenti:

  1. sai cosa mi manca?
    festeggiare l'alternanza delle stagioni...
    festeggiare i cicli lunari,le piccole conquiste quotidiane...
    vorrei festeggiare i nomi nuovi che riesco a dare a me stessa e agli altri.
    mi mancano le mille feste legate ai respiri della natura..
    mi mancano i riti!
    come la croce fatta sul pane da far lievitare...
    mi manca tutto ciò che crea continuità tra me ed un passato recente e lontanissimo....
    preparo una torta...ne vuoi un pò?

    un sorriso

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  2. Anonimo: i riti, come porte spaziotemporali per altre dimensioni...A volte sanciscono delle iniziazioni, delle trasformazioni. Forse non sei ancora pronta per tramutarti in qualcosa di assolutamente nuovo...ma già ne avverti il desiderio mi pare.

    Ps: lasciami un pezzetto di torta. Arrivo tardi di solito. ;)

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  3. spiacente :)
    è finita...
    le torte non durano mai molto se sono buone...
    e poi....a che vale mangiare una torta che perde il profumo nel tempo che passa?
    diciamo allora che l'ho finita per il tuo bene ;) per non farti provare sapori che non sarebbero riusciti ad inondare ogni tuo senso :P

    la prossima volta mi fai uno squillo quando stai per venire ed io comincio ad impastare...

    mi sembra un buon compromesso...che ne pensi?!

    ora torno al mio lavoro...
    un sorriso...

    p.s.
    oggi ci siamo sfiorati...
    che meraviglia...

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  4. Anonimo: entro questo mese voglio la torta...Ps: si, è stato bello sfiorarsi ;)
    Anche le parole sono fatte di materia...

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  5. ho pensato di prepararti qualcosa con panna e nutella se ti piace...
    vieni un pomeriggio, così porto una coperta nella pineta e un cesto in vimini con dentro la torta e del the
    dalla pineta si vede il mare...
    porterò anche un libro e se vorrai me ne leggerai dei brani...
    bello ascoltare ciò che ami da chi impari a conoscere...diminuisce le distanze...

    un sorriso

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  6. Anonimo: ah, non credo di essere un buon lettore.

    Trovo che quando arrivi a leggere un brano a qualcuno ci sia già una grande intimità...e a quel punto anche la panna e la nutella hanno un altro significato. Piacciono anche di più.

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  7. ed io non faccio provini per il telegiornale...
    ;)

    alle volte ho letto per persone che ho incontrato per la prima volta...
    per me leggere è un modo per creare un contatto...
    leggere...scrivere...sono state le mie ancore di salvezza...ed ancora lo sono...
    quando scrivo percorro strade di altri mondi...
    quando leggo sono mille donne, mille uomini, mille esseri diversi....e parti di me riescono a rispecchiarsi, a riconoscersi, a sentirsi meno sole...

    mangio una granita...
    oggi ho voglia di coccolarmi...
    a presto...

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  8. Anonimo: ti abbraccio se hai bisogno di affetto. Se è come dici, questo calore dovrebbe arrivarti per davvero...

    Granita siciliana? (= non sarai siciliana come me?)

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  9. perdonami se non mi abbandonerò nel tuo abbraccio...
    proprio perchè "ti sento" non lo farò...

    ...........................................................................................................
    Cerco di te tra parole
    che spesso leggo a voce alta
    e quei suoni penetrano aree diverse di me…
    la vita avrebbe dovuto insegnarmi che diamo alle parole significati così diversi!
    Eppure…
    Continuo a cercare come chi scava la sabbia nei fiumi
    alla ricerca di un tesoro il cui valore nasce unicamente dall’operosa attesa…
    così faccio io!
    Cerco nelle parole…
    Cerco anime tra le parole…
    Cerco emozioni, stati d’animo, chiavi di lettura…
    E con gli anni ho imparato a leggere un linguaggio tutto nuovo…
    Che alle volte scopro di essere solo ed unicamente mio…
    e….
    sono malinconica stasera…
    non vorrei un abbraccio…
    vorrei parlare….
    Depositare le mie parole in uno scrigno che le veda preziose e non lasci andare…

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  10. Anonimo: sono qui le tue parole. Arrivano sempre, e non scappano via.

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  11. Finalmente un punto di vista critico, ma non distruttivo! Non conoscevo quelpasso di Goethe... :)
    Ho seguito il filo dello stesso ragionamento...e quella mattina è entrato dalla finestra, come un fil di fumo, un canto. Bambini (dalla scuola vicina). Inno d'Italia. Un tuffo nel cuore...
    Un coro di bambini. La solidarietà di cui parli, preziosa, da proteggere.

    (Dunque sei siciliano?)

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  12. TrecceNere: Si, ma prima sono italiano però. Puoi trovarmi dunque dalle Alpi all'Etna. E in ogni metro quadro dall'Addaura allo Spasimo, passando per Viale della Regione. ;)

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