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lunedì 21 novembre 2022

E' mia madre

Non scrivo da un po', e questo dipende dal fatto che non ho trovato in me la forza di farlo. Una persona a me cara se n'è andata, dopo dieci anni di battaglie. Se l'è portata via il covid. E questo ha azzerato tutto. Se potessi, questo 2022 lo cancellerei. 


È mia madre


Cosa importa all'amore

della morte?



Piangono i pensieri che

di nulla sanno, nemmeno

di poesia

Nel cuore, più sotto, alle radici

del melo

Eva morde e condanna,

con sé, l’umanità intera



Ma dell’umanità solo non

mi importa

Di mia madre sì

che s'agita nel letto,

e il pallore dice ciò

che gli altri non vedono



Mi uccide di aver studiato,

di comprendere la tragedia

Ogni medico ci passa,

ma non vorrebbe

Dalla stazione oscura il sudore

sale su, fino al cervello



È freddo il pensiero, come

presagisse l’abbandono,

come gli occhi degli altri che

la morte già aspettano



Negli occhi di mio padre

la speranza mescolata a ignoranza

La fiducia nel mio sguardo buono

La paura di perdere un tesoro



Tutti l’amano come fosse

già grave



Il saluto, un gesto, prima

della partenza

Le lacrime annunziano il tradimento

S’offuscano malate ai miei occhi

E nel nome del mio tormento

Salirò monti, taglierò scale



Fino ai gradini del cielo

Dovesse essere necessario

Fino allora andrò a prenderla



Lasciatela stare!

Griderò agli angeli



È mia madre


di Piercalogero Fili' 



Ho scritto questa poesia dieci anni fa, mese più, mese meno. Allora mia madre si trovava tra la vita e la morte. Quel dolore lo ricordo bene. Era un dolore vivo, il dolore di una persona che respirava e lottava. Avrei fatto di tutto per salvarla. Fino al cielo sarei arrivato per riportarla giù, al suo posto, con noi.


Oggi è tutto diverso. Il dolore che avverto non è vivo, è un dolore definitivo, morto. Non c'è più nulla che io possa fare per riportarla indietro. La mia disperazione non è servita a nulla. Sono trascorsi sette mesi, giorno più giorno meno, e ancora quando torno a casa sento il suo odore. Mi immagino di trovarla a letto, mi sembra quasi di sentire la sua voce che mi chiama. Poi cala il freddo, e a casa vedo soltanto il volto di mio padre. E mi rendo conto che è già tanto. Lui è la mia vita. 









Riposa in pace mamma. Da lì puoi respirare bene finalmente, e goderti tutta la musica che vuoi. Non essere triste, noi ce la caveremo. Il tuo amore ci darà la forza di combattere, di vivere e gioire.