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domenica 24 dicembre 2023

L'equilibrio della vigilia

Tanti auguri a tutti, di cuore. A chi è felice, auguro di mettere da parte un po' di questa felicità, per quando verranno i tempi duri. A chi è triste, di attingere a piene mani al patrimonio prezioso della memoria, per annacquare con ricordi di gioia l'animo cupo del presente. A chi invece non è né felice né triste, auguro di non rammaricarsi, perché non è poi così male vivere in equilibrio. L'equilibrio dona serenità. Buona vigilia...come ogni anno, sempre!




domenica 5 novembre 2023

Il codice dell'anima

Sento che questo blog ha una sete tremenda. Scrivo di più fuori di qui, nel senso che sto cercando di percorrere altre strade, ma questo è il luogo in cui ho piantato il seme che si è ormai dischiuso, la casa in cui ho mosso i primi passi. Il luogo del passato, che è allo stesso tempo luogo del presente e sarà luogo del futuro. Come ogni luogo dell'anima, è uno spazio facile da abitare, impossibile da abbandonare. Nasce, vive, muore con me. Rileggendo Hillman, il suo Codice dell'Anima, scopro, anzi riscopro la mia vocazione. Il senso del mio percorso iscritto nelle parole.

Poseremo i piedi sull' arcobaleno che, dopo un lungo viaggio, ci riporterà a casa. La nostra vita si sostanzia di viaggi di andata e ritorno. Percorsi circolari che ci riportano indietro e poi di nuovo avanti. Fino a quando non saremo stanchi di viaggiare tutto intorno e decideremo, semplicemente, di fermarci. Allora il cerchio che avremo marcato avrà solchi profondi.

Chi danza col proprio demone, vive per sempre. Vive anche dopo la morte. Deve solo andare a tempo e seguire la musica che il demone produce soffiando dentro ai polmoni. Niente di più augurabile, e niente di più difficile.
Non dobbiamo disperare. Possiamo imparare a seguire la musica. Possiamo imparare a danzare. 
Non è mai troppo tardi.




domenica 26 febbraio 2023

La strada non presa


Ci sono poesie che, quando giungono, giungono all'improvviso, in una mite giornata invernale, senza sole, senza che nulla ti abbia fatto pensare al loro arrivo. Poesie che come arrivano poi se ne vanno, con la stessa perentorietà, ma che, quando vanno, ti hanno già modificato dentro. Ci sono poesie che ti regalano il senso delle scelte che hai fatto, e anche il senso delle scelte che non hai fatto, allo stesso modo. Poesie che mischiano orgoglio, soddisfazione, nostalgia e rimpianto. Ci sono poesie, poesie come "La strada non presa", di Robert Frost.


Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrere entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io -
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.