Sapete di quando Quasimodo incontrò Saffo?
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Fu a Siracusa che si incontrarono. Lei era già una donna. Bella, affascinante. Colta. Lui solo un ragazzino. Di duemilacinquecento anni più giovane. Ma credetemi, sembravano quasi coetanei.
Si presentò un po' imbarazzato lui, visibilmente teso.
Lei ammise di non conoscerlo. Ma non per questo vi rinunciò .
Trascorsero un po' di tempo insieme, non si sa bene quanto, e si scoprirono. Nel senso che si svelarano.
E senza veli la donna ebbe il coraggio di mostrarsi. Adesso sentiva il peso del suo essere. Nuda, temeva la giovinezza fuggita via, via per sempre la felicità.
L'uomo arrossiva già quando, con le parole, tentò di disegnarne un verso, nudo anch'egli, necessariamente.
Nell'attesa, ormai, tramontate erano le pleiadi...
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Saffo si rivestì in fretta. Si voltò alla fine, e non volle salutarlo.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
e soffro e desidero.
Quasimodo rimase solo, col ritratto di una poesia in mano. Comprese, della gioia di lei, appena nel suo cuore.
Ps: ringrazio Quasimodo, per averci tradotto Saffo...
(in corsivo)
... e tutta questa meravigliosa vita che non sa ancora di essere poesia, ma timida e pura si dice realtà...
Un abbraccio poetico. :p
RispondiEliminae uno non troppo poetico. ;)
E' sempre un bel viaggio arrivare qui!
RispondiEliminaidem per gli aggiornamenti i tuoi li ho fermi a dicembre.
un abbraccio =)
mi piace l ultima frase.
RispondiEliminarisvegli sempre gli studi classici di anni or sono.
perdona l'assenza, torno in trionfo!
Grazie della gradita visita.
RispondiEliminaSi sogna qui da te.
Trish: sai una cosa? Nell'abbraccio ci trovo sempre qualcosa di estremamente poetico. Sempre. Anche nell'abbraccio mai dato.
RispondiEliminaCirce: eh, l'importante è trovarsi... ricambio l'abbraccio...
(Ps: vedi Trish?)
Mariana: e io voglio celebrarlo il tuo trionfo...! Ps: sono i classici che risvegliano me...
Gianna: non devi ringraziarmi. Io passo sempre, e quando "sento" qualcosa lascio pure il commento... Il tuo è uno spazio nobile, un frutto d'amore per la poesia.
Amo la poesia...
RispondiEliminaè come un soffia di vita
quando tutto è spento.
E' come se aprissi lievemente la bocca
e me la soffiassi dentro.
Un'immagine deliziosa, sublime.
Una carezza.
Non ricevo mai gli aggiornamenti del tuo blog, mannaggia.
Mi piace spiazzare gli psichiatri. ;)
RispondiEliminaBacio
"Quasimodo rimase solo, col ritratto di una poesia in mano. Comprese, della gioia di lei, appena nel suo cuore."
RispondiEliminaintervento molto bello.
Piacere, Lucienne :)
(e bello anche Vinicio!)
RispondiEliminahey, ma il mio commento a questo post? che è successo?
RispondiEliminaGiovinezza che va via portando con se tutte le certezze...i sogni di bambina...scusami sto andando fuori tema...mi hai dato lo spunto per pensare e...non vorrei farti lavorare anche qui!
RispondiEliminadolce risveglio caro "poeta"...
Ho riaperto, non so quale forza mi abbia spinta.
RispondiEliminaE' un pò che mi ronza l'idea, se provassimo a cancellarci e riaggiungerci cambierebbe qualcosa? Anch'io non ricevo i tuoi aggiornamenti. Dimmi tu.
Un saluto!
Stupendo.
RispondiEliminaps: non è da tutti apprezzare la poesia.
Non ci si ferma più a leggere, ad assaporarne i versi, i colori.
E' bello leggerti.
Noir: più che una carezza, l'immagine tua poetica è quella di un bacio... molto delicata...
RispondiEliminaSunshine, Noir e Adepta: credo che il mio blog perda colpi... Alcuni non ricevono i miei aggiornamenti(e io non ricevo gli aggiornamenti di alcuni di voi), altri non riescono a lasciare i commenti... Non ci capisco molto. Però l'idea che dobbiamo venirci a cercare e avere cura l'uno dell'altro, è essa stessa poetica... no? In un certo senso in linea col blog... ;)
Trish: mmm ... ma per spiazzare gli psichiatri basta poco... basta parlare in modo semplice... ;)
Lucienne: benvenuta. Grazie per le parole. Come avrai capito qui assumono importanza... Verrò a trovarti molto presto, promesso.
Angeloblu: come persona ti sento. Spero che tu riesca a fare altrettanto con me. La poesia, il mio lavoro, sono solo contorni. Prima c'è l'uomo. E l'uomo sente di poter dire che non sei fuori tema... Ti abbraccio.
Adepta: dovevi farlo. Non sei tu a scegliere. Sei stata scelta. Ti ho aspettata.
Fede: ringrazio col cappello in mano e un inchino. ;) Dai, sto scoprendo che in molti amano la poesia. E' che per scorgerla bisogna avere occhi premurosi. E bisogna stare attenti a non calpestarla...
Non sono un'ottima compagna di viaggio.
RispondiEliminaE, non sono amante della psichiatria.
Ma della medicina, si.
Non sono un libro aperto, ma nemmeno chiuso.
;)
assicurati di essere ebbro, altrimenti non riusciremo a decollare.
Ciao
Wou!
RispondiEliminaNemmeno tu scherzi...
Che dire?
Tutto ciò è magia...
PS: Urge farti sapere qualcosa...
RispondiElimina1- Il mio film preferito è "la casa degli spiriti"
2- Sono un amante della psichiatria.
3- Molte delle cose che scrivi, avrei potuto scriverle io...
^___^
Fede: lasciami preparare la valigia... ci metto dentro le cose importanti. I pregiudizi non ci entrano... ;)
RispondiEliminaDark-luna: e allora leggiamoci! ;)
La coppia saffo-Quasimodo dà un risultato eccezionale!
RispondiEliminaStanza: credo anche io. E non mi scorderei di Capossela, degna colonna sonora di questo incontro...
RispondiEliminaRicordo al liceo, quando studiavamo Saffo. Mi piaceva, mi incuriosiva. La studiavo con piacere.
RispondiEliminaSaffo, sì. E anche Catullo. Erano i miei preferiti.
Chiara: io non riuscivo ad apprezzarli pienamente. Ma li sentivo, come emozioni che avrei incontrato per strada nuovamente.
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