Giocando con i sogni e le illusioni mi sono ritrovato a scrivere questo post.
E' stato un fine settimana di emozioni contrastanti, sentieri di parole utili a definire un cerchio per terra, a muoversi sempre rimanendo, nella sostanza, fermi.
Tutto è avvenuto con una frenesia e una velocità tali che si è alzato un tremendo polverone, fatto in qualche modo, incredibile a dirsi, di cenere e di terra.
Mi sono accorto che gli ultimi post cho ho scritto hanno una tonalità scura. Contrasti di grigi chiazzati al massimo dal colore rosso. Il colore dell'amore e del sangue. Oggi voglio allontanarmi da questi colori. Perchè sono stranamente allegro.
Un sogno è destinato a rimanere tale, lo sappiamo ecco. Nel momento stesso in cui si confronta con la realtà, con impegno e determinazione, si fa esso stesso realtà, oppure diventa illusione. Quest'ultima, poverella, ha connotazione negativa poiché delinea, di per sé, una distorsione della realtà. Cioè, l'illusione è un sogno che non trova posto nella realtà e pertanto la distorce. Ma la realtà spesso non crolla sotto il suo peso. E quanta delusione essa procura quando così è...
Se questa è la differenza, allora sogno e illusione sono diversi a posteriori, mai aprioristicamente. All'origine, un sogno non è differente dall'illusione. Hanno la stessa matrice comune. Il desiderio. Lo slancio vitale è lo stesso.
Il desiderio penso rinobiliti un attimino le tanto bistrattate illusioni. Poverette. Che colpa ne hanno se vogliono essere felici pure loro, come i sogni?
I latini quando dicevano "desiderare" indicavano le stelle, come qualcosa di estremamente lontano, ma capace di conferire emozione. Luce. E' come se, col desiderium, esprimessero la nostalgia di una comunione perfetta con l'Universo. La nostalgia di una gioia assoluta.
Il desiderio penso rinobiliti un attimino le tanto bistrattate illusioni. Poverette. Che colpa ne hanno se vogliono essere felici pure loro, come i sogni?
I latini quando dicevano "desiderare" indicavano le stelle, come qualcosa di estremamente lontano, ma capace di conferire emozione. Luce. E' come se, col desiderium, esprimessero la nostalgia di una comunione perfetta con l'Universo. La nostalgia di una gioia assoluta.
Sapete. Ciò che rimane, di questi giorni turbolenti, è l'immagine dell'Universo che sorride. Contenuta in un piccolo arcobaleno ragalatomi da una fontana.
L'arcobaleno. Come l'immenso sorriso della natura, se ci sforziamo di guardarlo con occhi diversi. Dall'altra parte del mondo.
Un incitamento alla felicità.
E allora, oggi, questo voglio passarvi.
Quando vedete un arcobaleno, sorridete alla natura di rimando. Poi, quando tornate a casa, o anche prima se vi pare, dite alle persone care che volete loro un bene dell'anima. Trasferite loro la gioia di quel sorriso. Fatelo con la persona del cuore, con i vostri genitori, i vostri fratelli, gli amici.
Fatelo, se vi riesce, con una persona che incontrate per la prima volta e che chissà, forse, in quel sorriso, troverà i colori per dipingere il mondo.
Fatelo, se vi riesce, con una persona che incontrate per la prima volta e che chissà, forse, in quel sorriso, troverà i colori per dipingere il mondo.
Oggi la felicità è poesia.
La festeggerò con lo zucchero filato, come un bambino.
Ed eccola finalmente, forse quella a me più cara :
RispondiElimina"Non so ballare sulle punte —
nessuno mi istruì —
ma spesso, dentro la testa,
una tale gioia mi possiede,
che se avessi nozioni di balletto —
mi esprimerei in piroette
da fare impallidire una troupe —
e ammattire una prima donna,
e anche se non ho gonna di tulle
o riccioli nei capelli
né saltello per il pubblico — come un uccellino
le zampette contro l’aria,
né tuffo il corpo in palle in piume,
né scorro su ruote di neve
fino a uscire di scena fra gli applausi
e le richieste di bis del pubblico —
e nessuno sa che so quest’arte
che cito — agile — qui —
e nessun manifesto mi vanta —
è tutto esaurito all’Opera —
Emily Dickinson, [326], 1862
Quante volte l'ho recitata agli amici....
l'aspirante ballerina
Gizeta
...bè...visto che amo lo zucchero filato....e la canzone...specialmente nel Mago di Oz...
RispondiElimina...ti lascio un mio old post....con una bella storietta.........
http://dinostramano.blogspot.com/2010/01/si-parte-1-gennaio-2010.html
...e un mio complimento per questo "colorato" post.:)
ciaooooo Vania
Bello sentirti felice...è vero che gli arcobaleni regalano sempre un sorriso...e bisognerebbe custodirlo sempre dentro di noi...anche per i giorni più bui e meno colorati...:-)
RispondiEliminaGizeta: quando uno mette la felicità in circolo, quanta ne ritorna per diverse vie, di diverse vite...che dire? E' una poesia di gioia. Mi immagino te che la reciti felice, come una bambina, come me di fronte all'arcobaleno. ;)
RispondiEliminaVania: grazie per il regalo...;)
Straw: l'anima come un prisma...mi hai fatto pensare a questa cosa...
Un grande sorriso a te!
RispondiEliminaGianna: ricambio con tanto piacere perché si, va bene così...;)
RispondiEliminaADORO LO ZUCCHERO FILATO....proprio come i bambini..E ADORO TE!!!
RispondiEliminap.s. sto facendo un percorso di psicoterapia trsnsgenerazionale, posso chiederti cosa ne pensi?
RispondiEliminaAnella: ;) è una dichiarazione d'amore in grande stile questa, con lo zucchero filato in mano! Partita vinta senza bisogno di giocarla! ;)
RispondiEliminaMi faccio serio. Ho letto qualcosa, ma non è un approccio che conosco bene. L'assunto di base è affascinante. Ma come ogni psicoterapia, della sua utilità potrai giovarti se incontri uno psicoterapeuta che oltre che essere un ottimo professionista, sia soprattutto una grande persona. Segui l'intuito. Si capisce se può davvero aiutarti.
Spero di esserti stato utile. Un abbraccio. ;)
non ce la faccio a vederla così..per me la poesia è rosso sangue..è mattanza..è assenza
RispondiEliminaSunshine: per me la poesia è esistenza tutta. Ma i colori che piacciono a te, sono ancora i miei preferiti...
RispondiEliminaPoesia....è tutto ciò che rimane di noi, quando smettiamo di essere uomini e cominciamo ad amare.
RispondiEliminaAnonimo: è dunque ciò che è fuori dall'uomo e rimane all'uomo... ;) Grazie per la condivisione...
RispondiEliminaAmando ci avviciniamo a DIO, sembianti ad angeli, ci distacchiamo dalla natura mortale... l'amore è un sogno terribilmente necessario... la poesie ne è il rimando luccicante.
RispondiEliminaP.s. Io posto come anonimo perchè in realtà lo sono.
RispondiEliminaAnonimo: già, amando con entusiasmo ci avviciniamo a Dio. Ps: forse sei solo alla ricerca del tuo vero nome.
RispondiEliminaForse non voglio trovarlo o forse vorrei che altri mi chiamino con un nome diverso dal mio, in ogni caso rimango anonimo...perchè l'anonimato è fuori moda anzichenò.
RispondiEliminaAnonimo: be', il tuo volere va rispettato. Il mistero può servire a tante cose. Grazie, perchè hai ritagliato cinque minuti del tuo tempo per passare da qui.
RispondiEliminaOgni bellezza merita la sua buona dose d'ammirazione....felice di aver avuto quei 5 minuti...
RispondiEliminaVedere un arcobaleno e sorridergli mi viene naturale. Un po' meno dire alle persone care che voglio loro bene. Non sono quel tipo di persona che conclude gli sms con un "ti voglio bene", o peggio con un insignificante e freddo "tvb".
RispondiEliminaMi piace dimostrarlo, più che dirlo.
Mi capita di dirlo, al massimo, quando vedo che una mia amica ha qualche pensiero che la rende triste. Allora, si.
Così, glielo ricordo.
Magari poi sta meglio.
Oppure lo dico quando sono particolarmente felice.
Ecco, ho trovato già due casi.
Chiara: e chissà quanti ancora ne troveresti... grazie per essere passata di qui.
RispondiElimina