Sono nervoso oggi.
Come avere una continua, lenta e inesorabile goccia che scava sul petto la mia condanna. E questa tortura, che vuol chiamarsi Amore, è la ragione del mio nervosismo.
Sono cinque semplici lettere, e mai, chi coniò il termine, avrebbe pensato potessero sconvolgere l'esistenza degli uomini, come un'ossessione.
Quando penso ai momenti dell'amore provo una grande stanchezza. Per come sorge, senza che ce ne rendiamo conto. Per come si innalza, sopra le cose degli uomini. E per le rovinose cadute, a volte da altezze siderali.
Eppure si scrive d'amore, già, usando lettere maiuscole e minuscole, si continua a farlo, sempre.
Tanto vale gridarlo allora, come si conviene, quando finisce, per eliminarlo. Perché altrimenti si rischia di divenire folli. Ma sì, in fondo è meglio provarci con una poesia in questi casi. Per restituire qualcosa di quell'amore ad altri.
Altre volte invece è bene tacerlo, quando dà emozioni, se gridarlo al cielo può significare, in qualche modo, perderne un po'. Come se fosse più importante trattenerlo dentro, per il maggiore tempo possibile.
Ora che mi capita stasera?
Di leggere una poesia. Vedi un po' che novità. Una poesia che descrive un amore di altri tempi. Un amore di provincia. Semplice e resistente. Dignitoso. Profondo. Una poesia che, in fondo, è una preghiera, e che stride per contrasto con i nostri tempi scellerati, di risa chimiche e amori bruciati.
Un amore Amore in fondo, che desidero di tanto in tanto. L'Amore, come una religione.
Mio Dio, fate che chi sarà un giorno mia sposa
sia umile e sia dolce; per me tenera amica;
che noi ci si addormenti tenendoci per mano,
e che ella porti al collo, nascosta un po' tra i seni,
sia umile e sia dolce; per me tenera amica;
che noi ci si addormenti tenendoci per mano,
e che ella porti al collo, nascosta un po' tra i seni,
una catena d’argento, una medaglia;
che abbia liscia la carne, più tiepida e dorata
che abbia liscia la carne, più tiepida e dorata
della prugna al finire dell'estate addormentata;
che nel cuore conservi la dolce castità
che abbracciandosi fa che si sorrida e taccia;
che ella divenga forte e vegli la mia anima
come il sonno d'un fiore veglia l'ape;
e che il giorno ch'io muoia, con le mani
che nel cuore conservi la dolce castità
che abbracciandosi fa che si sorrida e taccia;
che ella divenga forte e vegli la mia anima
come il sonno d'un fiore veglia l'ape;
e che il giorno ch'io muoia, con le mani
giunte ella mi possa chiuder gli occhi
e senz'altra preghiera si inginocchi
chiudendo il suo dolore dentro il petto.
-Francis Jammes-
A volte vorrei che fosse questo l'Amore. Vorrei che fosse il mio. Sì, così.
Solo che altre invece, altre volte, preferirei fosse una corsa all'infinito, dietro una donna. Insieme a una donna.
Sopra un tappeto di stelle.
Si scrive d'amore certi giorni.
"L'amore è la sola vera tragedia dell'uomo" diceva Alda Merini...non ricordo il titolo di questa poesia, ma credo non potesse avere maggiormente ragione...
RispondiEliminae per continuare con le citazioni mi viene in mente anche la canzone di bjork "its oh so quiet"
RispondiEliminaYou're all alone
And so peaceful until...
You fall in love
Zing boom
The sky up above
Zing boom
Is caving in
Wow bam
You've never been so nuts about a guy
You wanna laugh you wanna cry
You cross your heart and hope to die
'Til it's over and then
Shhh, Shhh
It's nice and quiet
Shhh, Shhh
But soon again
Shhh, Shhh
Starts another big riot
You blow a fuse, zing boom
The devil cuts loose, zing boom
So what's the use, wow bam
Of falling in love ????
mi piace tantissimo il tuo post, tocca una nota dolente, qualcosa di molto fresco dentro me, però io invece non aspiro ad una persona semplice, credo che non potrei avere altra opzione che questi artisti folli e squilibrati , malgrado facciano tanto male
RispondiEliminahai mai scritto poesie d'amore per coloro che ti hanno amato fin in fondo? io no, i miei versi sono sempre destinati a chi mi ama a metà a chi non vuole, non ce la fa...a chi sceglie altri percorsi , a chi ha già qualcun altro.. Herman Hesse diceva che il solo vero amore è quello non corrisposto, è quello non consumato..
RispondiEliminache bello tornare e trovare parole così dolci...l'amore? così bello, misterioso, magico, doloroso, passionale...potrei trovarne mille di aggettivi, rimane il fatto che è un sentimento che scalda l'anima...l'amore muove tutto, come stare senza mio poeta?...
RispondiEliminasono appena tornata, ultime vacanze finite! ma sono contenta di essere tornata qui con voi...sono felice di trovarti...dovendo andare via non mi sono proprio addentrata come avrei dovuto nel tuo post...scusami per questo...
ti auguro un dolce risveglio...
Sunshine: grazie per i complimenti, mi fa piacere che tu ci sia qui, perché mi piace la tua poesia, carnale com'è... Credo che se imparassimo ad amare veramente potremmo scrivere una poesia di pienezza, non di mancanza. Io non la penso come Hesse. Almeno non in questo momento della mia vita. Anche se amare veramente credo sia una fortuna.
RispondiEliminaPs: belli e significativi i tuoi riferimenti.
Angeloblu: mi ero chiesto dove fossi finita. Sono contento di saperti in forma. Come fare senza amore? Per fortuna lo troviamo sempre qualcuno che ci vuole bene. ;)
un link trovato giusto ieri...
RispondiEliminahttp://youtu.be/In9m6SiI9Yk
Azzardo l'ipotesi che certi amori siano intimità da costruire insieme, e questo accade quando entrambi sanno il valore di ciò che possono perdere. E ne hanno cura.
"...una preghiera, e che stride per contrasto con i nostri tempi scellerati, di risa chimiche e amori bruciati. " Se penso a un poeta d'amore di pienezza penso a Neruda...eh sì le sue sono come preghiere, perchè una donna per lui è più di una donna, è il mondo intero... è Amore, e dunque in metafora puo' divenire oggi "grano" domani "fiume".
...bè...potrebbe essere il mio post/posto ideale.....poesia...musica...anzi credo che sia in fondo in fondo il post/posto ideale per tutti gli "Umani".
RispondiElimina..ecco un po' di colore....d'altronde L'amore è sempre colorato e ricco di sfumature o no Psichiatra !!!!????? :))))))))))))
a parte la batutta ...sempre a senso scrivere di amore...le piante/bambini crescono di solito bene anche con tanto amore.
ciaooooooooooo Vania :)
...dimenticavo....IMPORTANTISSIMO....dal mio vecchio blogssssssssss.....
RispondiEliminahttp://dinostramano.blogspot.com/2010/03/bigne-per-colazione.html
Ciaooooo Vania
treccenere..come sempre molto più saggia di me...
RispondiEliminaTrecceNere: "prendersi cura". A questo pensavo mentre scrivevo il post. Oggi si ha quasi paura di farlo, come fosse un impegno. Ma la morte è quando si finisce di mettere l'amore in circolo.
RispondiEliminaE nel frattempo, aspetto.
Vania: i tuoi commenti portano indubbiamente colore! ;) L'amore è la vita. Senza amore, non ve ne sarebbe di vita. E la follia poi, non è forse uno scarto dell'amore?
Ps: grazie a te adesso ho fame. ;)
Non riesco a commentare sull'amore...
RispondiEliminama ti lascio lo stesso un saluto :)
ed io tra i tuoi! xxx
RispondiElimina"Come avere una continua, lenta e inesorabile goccia che scava sul petto la mia condanna". E' proprio così, e in una lotta contro il tempo, resto lì ad aspettare immobile, trovando consolazione nel fatto che forse, soffrire per amore non è vano. Sthendal dice che "l'amore è un fiore delizioso, ma bisogna avere il coraggio di andare a coglierlo sul ciglio di uno spaventoso baratro." I rischi sono altissimi, ma i più audaci saranno i fortunati che vinceranno incredibili premi.
RispondiEliminaUn saluto affettuoso
Noir: grazie per il saluto allora ;)
RispondiEliminaSunshine: ;)
Anonimo: Soffrire per amore non è mai vano. Bello il riferimento a Sthendal. E grazie per l'affettuoso saluto, ricambio... ;)
Che bello questo blog... complimenti!
RispondiEliminaPer le tue (e le nostre!!) parole c'è spazio anche sul blog http://dlfcosenza.blogspot.com... Ti invito a partecipare alle nostre iniziative, è un modo per condividere insieme ad altri animi sensibili, attimi di vita e forti emozioni.
Fabiola
Fabiola: grazie per le tue parole. Passerò dal blog. Mi piacciono certe iniziative.
RispondiEliminaNon ci sarebbe bisogno di commento alcuno a questo blog...la sua necessità di esistere si commenta da sola.
RispondiEliminaVorrei entrare in punta di piedi dal momento che è la prima volta che Vi scrivo ma le necessità non lasciano spazio ad esitazioni e non ricordo chi lo scrisse ma :"si scrive qualcosa perchè si ha qualcosa da dire" oppure come scrisse Gibran :
"Vorrei aprirmi il petto, cavarne il cuore e tenerlo fra le mani, affinchè tutti potessero vederlo. Perchè in un uomo non c’è desiderio più grande che rivelarsi a se stesso, essere compreso dal prossimo. Tutti vorremmo che la luce che mettiamo dietro la porta si trovi proprio al centro della sala, di fronte all’ospite.Il primo poeta di questo mondo deve aver sofferto molto, quando ripose l’arco e le frecce, e cercò di spiegare agli amici ciò che aveva provato davanti al tramonto. Può anche darsi che questi amici abbiano ironizzato su ciò che diceva, ma lui continuò, perchè la vera Arte esige che l’Artista tenti di mostrarsi. Nessuno può convivere da solo con la bellezza che è capace di percepire."
Concordo con Sunshine quando parla dell'amore a metà, dell'amore non corrisposto..o non consumato, per molto tempo ho avuto la stessa senzazione che la poesia nell'amore si nutra di "mancanza". Qualcuno scrisse : "Amo solo il fiore che non colsi".
Adesso non saprei dire...sicuramente i modi dell'amore sono tanti e così anche le Sue ispirazioni.
Credo anch'io come Trecce Nere che uno dei Poeti che esprime un amore di pienezza è di certo Pablo Neruda.... che dire :
"Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, nè quando, nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."
Neruda
Complimenti per questo blog Tra Cenere e Terra, è un posto bellissimo per chi cerca la poesia giacchè una volta trovatala làddove non pensavi non puoi più fare a meno di cercarla in ogni cosa...
Eh eh adesso che avete sperimentato la mia loggorea spero di non averVi tediati....
Gizeta
...Per quanto riguarada : "sposare una donna semplice", andarla a trovare, oggi, una così. Una che non debba fare i conti con la leggerezza e subito dopo, dunque ,con la pesantezza di sè stessa a fine giornata!( o viceversa)
RispondiEliminaNon illudiamoci...è l'amore che è complicato perchè semplice. Troppo semplice per le nostre menti e i nostri cuori ..latentemente impegnati a perorare la causa delle complicazioni per comprendere i modi d'espressione del suo essenziale, chiaro, primitivo ma smisurato significato.
Per quanto mi riguarda sono un pò complicata ma amo le cose semplici, e sono semplici le cose che mi animano dentro, e non è complicato in sè e per sè esprimerle quanto lo è rivelarle.
L'amore è un'argomento sul quale nessuno che non sia un poeta, seppure sia un amante, dovrebbe esprimersi senza la coscienza di poter dire solo la "sua".
Voglio farvi conoscere un tratto del libro di Vladimir Nabokov "La vera vita di Sebastian Knight", che ho conosciuto per caso andando ad un concerto Palermitano dei Marlene Kuntz, e che mi ha fatto molto riflettere :
<>
???
spero di non essere andata "fuori tema" ma mi sembrava pertinente :)
A presto
Gizeta
Anonimo: i tuoi commenti non sono fuori tema, meriterebbero lo spazio di un post, per la ricchezza dei contenuti, così come per la bellezza delle citazioni. E' dunque gradita la tua presenza. COsì come onorato sono dei complimenti. "Sicuramente i modi dell'amore sono tanti e così anche le Sue ispirazioni", molto vera questa frase, e che ciascuno dell'amore parli per sé. Si inizia a fare la filosofia dell'amore quando più ci si allontana dalla propria sofferenza.
RispondiEliminaL'amore è semplice. Bello. E' tramutarlo in parole che è impresa ai limiti dell'impossibile. UN po' vana anche.
Allora rieccomi con grande piacere a parlare di ciò che sembra "vaneggiare"...Si l'Amore è Bello e da qui le parole di Gibran "nessuno è capace di convivere da solo con la bellezza che è capace di percepire" così si prova a tramutarlo in parole!
RispondiEliminaho visto che manca il tratto de "La vera vita di Sebastian Knight" di Nabokov che vi posto qui di seguito sperando piaccia anche a Voi :
"Questo ti farà soffrire, mio povero amore. Il nostro picnic è finito; la strada è buia, piena di buche, e sull'auto il bambino più piccolo comincia a sentirsi male. Un povero sciocco ti direbbe: devi essere coraggiosa. Ma qualunque cosa io possa dirti per farti animo o consolarti sarà come una minestrina insipida - tu sai che voglio dire. Tu l'hai sempre capito. La vita con te è stata incantevole - e quando dico "incantevole" intendo canti e voli e viole, e quella morbida, rosea "v" nel mezzo, e quelle sillabe sulle quali si curvava indugiando la tua lingua. La nostra vita insieme è stata allitterativa, e quando penso a tutte le piccole cose destinate a morire, ora che non le possiamo più condividere, sento come se fossimo morti anche noi. E forse lo siamo. Vedi, quanto più grande era la nostra felicità, tanto più sfumavano i suoi bordi, come se i contorni si sciogliessero, e ormai essa si è dissolta del tutto. Non ho smesso di amarti; ma qualcosa è morto in me, e nella nebbia non riesco a vederti...Questa è tutta poesia. Io ti sto mentendo. Vigliacco. Niente è più vile di un poeta che mena il can per l'aia. Credo tu abbia intuito come stanno le cose: la solita dannata formuletta, "un'altra donna". Con lei sono disperatamente infelice - ecco, questo almeno è vero. E penso non ci sia molto altro da aggiungere su questo lato della vicenda.
<<Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato. Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che sta attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai l'aspetto di una condanna. Perchè, cosa succede? Non ho smesso di amarti, ma poichè non posso continuare a baciare il tuo caro, pallido volto, dobbiamo lasciarci, dobbiamo lasciarci. E perchè? Perchè l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona. Non è il caso di parlare degli harem: io sto parlando della danza, non della ginnastica. O si può forse immaginare un portentoso turco che ami ognuna delle sue quattrocento mogli come io amo te? Quando dico "due", ho già cominciato a contare e non vi è più limite. Esiste solo un numero vero: Uno. E l'amore, a quanto pare, è l'esponente migliore di questa unicità."
GZ
Che belli i tuoi commenti Gizeta....meriterebbero un intero blog.... e non per la logorrea, ma per la ricchezza di ciò che hai scritto.
RispondiEliminami limito a leggere, è tutto così vivo.
Leggo a nervo scoperto.
Gizeta:grazie per aver condiviso questo passaggio. L'amore è unico. E' una lezione di vita.
RispondiEliminaPs: noi due ci conosciamo vero? Ma non diciamolo a nessuno.. ;)
Ah, dimenticavo. Credo che TrecceNere abbia ragione.
Grazie, mi sento davvero orgogliosa di aver fatto mie e di aver trasmesso "le parole" finora imparate; Grazie TrecceNere, purtroppo o per fortuna mi limito a prestare la voce, ed in questo caso "polpastrelli e tasti" ai pensieri dei "Grandi" di cui è facile comprendere il valore.
RispondiEliminaMa pensate che bello che l'Arte sia di tutti!!! ecco perchè non bisognerebbe mai sprecare il talento, qualunque artista ha un debito col mondo e non può sottrarsi...quali perdite?!?
TraC&T: è vero ci conosciamo, ed ora condividendo la poesia anche un pò di più ;) sebbene la conoscenza sia relativa, senti questa :
"Tutta la vita conoscersi noi che non possiamo impararci" Emily Dickinson
GZ
Gizeta: credo che non sprecare il talento artistico sia una questione etica. Proprio in un'ottica evolutiva o di sopravvivenza delle specie...che dire, felice di conoscerti meglio, anche attraverso l'alter ego che hai scelto, E. Dickinson. Citazione splendida.
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