Ieri me ne stavo a guardare il film su Mandela, di certo affascinato dalla personalità di quest'uomo, ma senza troppo entusiasmo. D'un tratto qualcosa mi colpisce e mi fa pensare...
La scrivo, perché le immagini non vi distraggano dalle parole...
Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
W. E. Henley
Alla poesia si aggrappa l'uomo per sopravvivere... ad essa attinge quando vuole cambiare il mondo.
Mi pare una buona ragione per leggere.
Questo pezzo è bellissimo Piero, è fortissimo.
RispondiEliminaE' come se scrivere ci tenesse saldi al nostro pensiero all'emozione troppo intima che altrimenti si disperderebbe nell'etere senza piantare semi, semi che se piantati un giorno diventeranno frutti.
lasci una traccia, un promemoria universale
E' stato come svegliarsi Laura... Basta poco in fondo... due parole, un esempio, e possiamo cambiare il mondo
RispondiEliminaall'uomo si aggrappa l'uomo.
RispondiEliminacapitano della propria anima e padrone del proprio destino.
abbiamo energie e le dobbiamo usare ora e qui, che poi son solo Ombre.
non domiamo l'anima nostra, seguiamola, ci dirigerà
Già, non imbrigliamola... Dobbiamo solo seguirla, che vi vuole? Quante parole rimangono soffocate, quante risorse si sprecano nel frattempo! E il terreno sotto i piedi rimane arido, un fiume di asfalto e recriminazioni...
RispondiEliminaci vuole che dobbiamo conoscerla l'anima nostra, sino in fondo, soprattutto in fondo, in quel nocciolo che siamo noi quando non lo sappiamo e ci ripetiamo e siamo reale sostanza
RispondiEliminaSe fosse facile, il mondo sarebbe migliore di quello che è...
RispondiElimina...a parte dire che è un bel pezzo....vorrei dire che secondo me la Poesia è "costruita" da un Uomo...l'Uomo salva sè stesso.
RispondiEliminaciao Vania
Bella, definitiva, profonda... una poesia come questa non vincerebbe mai un concorso...
RispondiEliminaIago
Vania: si Vania, la magia è che quando scrive l'uomo salva sé stesso, e mentre lo fa non sa di salvarne tanti altri di uomini. La poesia è forza pura, è collante, è vita.
RispondiEliminaIago: Definitiva è l'aggettivo che mi piace di più, decisamente. Hai ragione, non vincerebbe mai un concorso. Ciò che è troppo grande è invisibile agli occhi, esattamente come l'infinitamente piccolo.
Non importa quanto sia stretta la porta,
RispondiEliminaquanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
QUANTO VORREI CREDERE CHE SIA EFFETTIVAMENTE COSI..........
Credo che l'anima non muoia mai Anella ... In ogni momento ha la possibilità di rinascere ...
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