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mercoledì 4 luglio 2012

L'amore intimo




Ho scritto alla stazione, sul mio taccuino, parole che non dovrebbero mai apparire. Ma essere.




Bisogna sorridere, ogni volta, perfino come quando ti strappano un pezzo di cuore a mani nude, mentre di fronte, con gli occhi sgranati e felici, guardi i suoi occhi con la stessa meraviglia di sempre. Quel pezzo di cuore, strappato, buttato lì, in un angolo della strada, è ancora palpitante. Prima o poi qualcuno di passaggio lo raccoglierà da terra, e se lo pianterà nel petto. Il cuore, strappato e torturato, servirà a donare nuova vita. E allora non temere di averlo perso per strada. Piuttosto, perfino come quando ti manca il cuore, cammina.






Ma come fai, uomo, a soffrire stasera? Non ha senso.



Raccogli dentro di te tutto ciò che è vita allora. Lascia respirare l'anima, e raccogli, nella cavità del petto, l'amore intimo. 




E' come un convincimento di poter essere felici, nella consapevolezza, muta, di aver imparato e di aver aiutato. 




Non prendertela con chi non ti ama, sei a casa adesso. Guarda attorno tutti i piccoli oggetti che definiscono lo spazio in cui si muove il tuo corpo. Lascia che si impregnino di te. Guarda il pavimento,  le quattro assi di legno. Reggeranno il tuo peso, come sempre. Sono resistenti sai?



Solleva lo sguardo poi, verso le pareti. Ti proteggono.



Ascolta il silenzio, le dita che sbattono sulla tastiera. Sei solo e non è vero. Hai mille forme di vita attorno. C'è pure un bicchiere, amaro, liquido contenuto e coccolato, accanto. Le forme inanimate possono darti qualcosa. L'euforia se la vuoi. E un mazzo di chiavi, che se cerchi in mezzo la trovi quella blu, la chiave che ti apre le porte del cielo.



E poi c'è il collo, si stira di lato, sorregge la testa così pesante di pensieri, di parole che finiscono nello spazio bianco, senza catenella, del web.



E' un miracolo che tu possa ancora esserci. E fuori brulica la vita. 


Vivi, così. Respira piano.


Sei quasi pronto. 


Ecco, adesso puoi lasciarti  andare, c'è un treno che passa. Proprio sotto casa tua.





16 commenti:

  1. http://www.google.it/url?source=imglanding&ct=img&q=http://digiphotostatic.libero.it/faenrir/med/78225036d2_4222152_med.jpg&sa=X&ei=TlP0T66rB9GA-wbCjbHrBg&ved=0CAkQ8wc4RQ&usg=AFQjCNFeyuJcmvq22IOJBv1bBS1j9RDekg

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  2. Io a volte penso proprio che gli oggetti inanimati mi fanno compagnia, sembra una cosa un po' da sfigati, ma in realtà spesso mi viene da pensare che essi abbiano un anima, forse quella di chi li possiede.
    I bicchieri poi, per me hanno molta importanza, li trovo di una poeticità unica, ma adesso questo non c'entra più di tanto.
    Spero che quel passante prima o poi raccoglierà quel pezzo di cuore, spero che ci sia ogni passante per ogni pezzo di cuore strappato via.
    Queste parole le farò diventare un insegnamento: " perfino come quando ti manca il cuore, cammina."
    Grazie.
    Ti abbraccio

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  3. Forse mi sbaglio, ma ci vedo positività in queste tue parole. E te ringrazio

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    1. Si, quando si è capaci di leggerle dal di dentro le parole, allora diventano felici. Ho tanta fiducia.

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  4. Grazie mille,mi sono unita anch'io alle tue follower.
    Il tuo contributo è prezioso,sappiamo benissimo che con questo non cambieranno le cose,ma almeno proviamo a muovere le coscienze... :-)

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  5. L'attentato alla cultura di un popolo è la più ignobile delle cattiverie dell'uomo. Ma l'occidente è specializzato in questo. Partiamo allora da un profondo esame di coscienza, e impariamo a combattere le battaglie di ogni singolo giorno, a rispettare noi per primi la diversità.

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  6. Sono contenta che la mia cera, il mio corpo ed il mio spirito siano giunti fino a te.
    E' vero, ho un buon rapporto col mio corpo e la carne...credo siano lo strumento per la rappresentazione della nostra vita.
    Come diceva la Duncan "Come il musicista usa il proprio violino per esprimere i concetti più nobili, io mi servirò del più nobile di tutti gli strumenti, il corpo umano, e il suo linguaggio sarà il movimento."

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    1. Grazie per la citazione. Non bisognerebbe mai dimenticare che il corpo ci parla continuamente, e che nel corpo possiamo trovare le risposte. E poi, non è forse vero che ogni percorso artistico dovrebbe mirare alla conoscenza...?

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  7. ti sento triste e felice allo stesso tempo. Ed io non so che dire
    :-*

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  8. ciao,
    ho pianto leggendoti.........perchè io tutto questo non lo risco più a trovare......VORREI addormentarmi e non svegliarmi più!
    Non lo sopporto tutto questo dolore che provo dentro, non ce la faccio ....

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  9. E' che certe volte tutto questo non basta...

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