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venerdì 11 novembre 2016

Hallelujah!



Ci sono persone che la poesia non la cantavano soltanto. La incarnavano. A loro e per loro, il rispetto del silenzio...







Fai buon viaggio amico mio.

lunedì 24 ottobre 2016

Per tutti quei sentimenti non scritti, e per le parole mai dette



C'è una poesia intima anche in questa profonda esigenza che sento di riservare la parole migliori soltanto per me. 


Come una forma di saggezza. Le parole silenziose, piena di pazienza, di comprensione, non si scrivono, si tacciono. O forse si nascondono.


Come una preghiera prima di dormire. Hanno un sapore che si perde nelle labbra.


Visto che servono a me, in cambio vi regalo queste. 










Nella vostra vita, utilizzatele come meglio potete.





domenica 25 settembre 2016

Del Cammino e di altre strade


Mi sono proprio distratto. Questa estate ho scritto poco qui, ma ho scritto tanto sui miei fogli di carta. Di cosa ho scritto? Ma di tutti quei pensieri, quelle riflessioni che mi hanno accompagnato nei miei viaggi. Sulle strade del Cammino di Santiago fino a Lisbona e Oporto, e poi di nuovo a Santiago. E poi isole, raggiunte con le navi e metaforicamente, isole in cui mi sono chiuso in me stesso e mi sono aperto agli altri, e in questa alternanza tra intimità e socialità, tra chiudere e aprire, ho respirato abbastanza. Come i polmoni, la mia vita ha seguito ritmi cadenzati, senza attacchi di panico.

Ho vissuto, sono felice. Sapete quando la vita hai proprio la sensazione di viverla? Ecco,  l'ho provata questa sensazione. Io, con me, nei posti giusti.  Il mio zaino sulle spalle pesava, ma io ero leggero, tanto leggero che avrei potuto prendere il volo. 

Ho rivisto me, la mia vita, le persone che ho incontrato sul mio percorso. Ho recuperato le persone perse, ho sognato di quelle sparse, ho salutato persone parse a me come fantasmi, ma vere, mai false. Ho giocato con le assonanze, e ho recuperato nel mio cuore sentimenti che avevo dimenticato. 

Ho scattato centinaia di foto, e a rivederle oggi ciascuna mi regala ogni volta un'emozione. E' bella questa cosa qui che le foto regalano emozioni. Per fare un esempio, qui metto una foto che mi strappa un sorriso. 





Col bastoncino, lo zainetto della fanta e una magliettina con la scritta "No Stress". Un mito questo bambino! Ho sorriso col cuore per le vie di Santiago.

Ho celebrato la comunione perfetta. Ho amato i miei familiari, stretto nuovi legami di amicizia. Ho anche dormito bene, ché anche dormire bene è una cosa importante. 

E se in tutto questo non ci trovate la poesia, be', mi spiace. Io la sento nelle vene. 

lunedì 20 giugno 2016

Danza, danza!



Un padre incita la figlia a danzare, "balla", le dice, "balla!". E lei, come trascinata da un impulso più forte, come un richiamo della terra, ma che dico io, di più, del cosmo, come dovesse qualcosa alle forze nascoste della fisica, come dovesse piegare i nervi, allungare i muscoli alla ricerca del più profondo suo mondo interiore, che è quello dell'universo, coi suoi misteri, le sue musiche, il suo silenzio, come dovesse qualcosa all'umanità intera, come se il suo corpo non fosse suo, ma nostro, sì, come se tutti quanti noi ci muovessimo a seguire il moto perpetuo del cuore, noi con le nostre emozioni, lei con la sua danza, ebbene, questa figlia legata al padre da un profondo sentimento d'amore, come se l'amore autorizzasse a essere se stessi, già, se stessi, questa figlia balla, e cambia i sensi, la percezione, il tempo con lo spazio. Distorce perfino i periodi, le virgole, i punti. Supera abbondantemente la mia capacità di espressione. E vola via, tra i miei ricordi più intimi.








Colui che danza cammina sull'acqua, e dentro una fiamma

(Garcia Lorca)

sabato 18 giugno 2016

In viaggio


Proietto in avanti il mio amore, perché tu lo possa sentire. E non ci sarebbe gioia più grande che averti fra le braccia, ma per poi lasciarti andare. Musiche e parole solo per te, un pugno di monete da stringere forte. Se il tuo destino incrocerà il mio, non chiuderemo tutte le porte. 








[...] Lo sai che l'onestà 
non è un concetto vecchio 
non vergognarti mai 
quando ti guardi nello specchio 
non invocare aiuto nelle notte di tempesta 
e non ti sottomettere tieni alta la testa [...]


[...] Ama la tua terra 
non la tradire 
non badare alle offese 
lasciali dire 
ricorda che l'umiltà 
apre tutte le porte 
e che la conoscenza 
ti renderà più forte [...] 


Queste e forse altre parole ti direi, figlia mia, se fiorissi tu domani dal seme del nostro amore.

lunedì 30 maggio 2016

A quelli che rimangono





Il mio pensiero va a quelli che rimangono, a quelli che non si preoccupano di divenire, a quelli che, molto più semplicemente, sono... 
(dal web)




Nella vostra umanità, il pianto muto della terra 
La gioia indefinibile del silenzio
Il senso di un sorriso che non fa rumore


Nel vostro sguardo, svelato, tutti i segreti del mare






"Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita"

(Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway)










martedì 17 maggio 2016

Del tuo amore lontano



Tempo fa ho provato a impartire lezioni d'amore, qui, su questo blog. Mi piaceva lasciare che i lettori scovassero all'interno dei post quei messaggi, quei corsivi che per me rappresentavano l'essenza di un discorso compiuto sull'amore, un discorso che in fondo non facevo che ripetere a me stesso. Poi il senso di quel progetto si è modificato, quasi naturalmente. Come capita al giorno di lasciare il posto alla notte, è cambiato quando ho provato a "fare" l'amore, ad applicare tutta la mia capacità di amare. A sostituire le parole coi sentimenti. 


E' stato uno sforzo immane. Fare a meno dell'amore, e amare comunque. Poi amare con la carne, e non riuscire a cambiare. Poi cambiare, e imparare ad amare me stesso, innanzitutto. Senza la carne, e attraverso la carne. E andare avanti, sempre. Posso dire di esserci riuscito, ma anche dire di aver sofferto, logicamente e senza logica. Perché l'amore è una ferita.


Sbagliavo a impartire lezioni d'amore, e sbaglio ancora adesso, per un motivo fondamentale. Non gli uomini, ma le donne, soltanto le donne possono parlare d'amore. Soltanto loro hanno il potere di scompaginare l'ordine del mondo. Le donne con la loro follia, e la capacità, che è donna, di sentire di più, di sentire meglio. Qualcuno dice che la donna costruisce la sua identità nella relazione. L'uomo non ne sarebbe capace, perché subordinerebbe la relazione all'identità. E' vero. Per me che ho sempre pensato che amare fosse pensare con il cuore dell'altro, scoprire nella vita di saperlo leggere questo motto, ma di non saperlo attuare, è stato drammatico. L'uomo scopre l'amore soltanto attraverso la donna. Per questo una donna può fare impazzire un uomo, quando decide di negargli il suo cuore, quando il suo amore si spinge talmente lontano dai suoi occhi da dargli la sensazione di non vedere più. L'uomo cieco grida per farsi sentire, e talvolta il suo grido può diventare un canto.


Ma può succedere anche il contrario. Guarda bene l'anima di una donna, e poi tira fuori dal suo corpo tutto ciò che tiene nascosto, perfino a se stessa. Poi mostraglielo e vattene. Ebbene, ti amerà tantissimo. Subito dopo però ti odierà, e lo farà per tutta la vita. Lo sai perché? Perché l'avrai violentata. La follia di una donna, la sua fragilità, l'eros che investe ogni sua azione, non vogliono essere "spiegati". Soltanto accolti, e contenuti. Sempre rispettati. 









A volte basterebbe chiedere scusa col cuore per stare bene. Uomini e donne, indifferentemente, per non amare soltanto di un amore lontano... 




L'amore non è forse in quella follia che ci appartiene e che fuggiamo?