Cerca nel blog

domenica 19 febbraio 2012

Gabbiani

- Guglielmo Rispoli-






Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io sono come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

- Vincenzo Cardarelli-






 - Eugenio Amus-








...e per le vie segrete dell'arte, di domenica passeggiava l'Anima...





32 commenti:

  1. Mille angolazioni diverse per guardare la vita dall'alto... che dono che hanno i volatili :)

    RispondiElimina
  2. Non tutti i gabbiani volano allo stesso modo. Il gabbiano Jonathan Livingston cerca la perfezione del suo volo. Lui vuole sapere, Lui vuole conoscere. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto parte del libro, ho visto il film. E credo pure di conoscerlo...

      Elimina
  3. se c'è un uccello che mi rimanda all'idea della malattia mentale, quello è il gabbiano,
    ma non chiedetemi perchè.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'angoscia della libertà. La vertigine dell'altezza. Forse anche altro. Ma bisognerebbe parlare con un gabbiano. ;)

      Elimina
  4. Siamo uccelli notturni che tentano di vedere il sole.
    Cit- Aristotele-

    RispondiElimina
  5. Anch'io sono in perpetuo volo..dentro me. Mi scruto dall'alto..mi cerco..forse mi troverò, spero presto.
    Ti abbraccio.
    Grazie per la presenza costante.

    RispondiElimina
  6. ...non è che mi piaccia molto la poesia....sorry.:(

    ...ma i gabbiani mi fanno venire in mente sempre la canzone di Concato..Fiore di maggio...che trovo MERAVIGLIOSA.:)))

    ...ciaoooo Vania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E perchè ti scusi? Se le poesie risuonassero allo stesso modo, tutti i poeti scriverebbero le stesse cose, è l'uomo riconoscerebbe un colore soltanto... Invece la vita è bella, e i colori sono tanti, come le sensibilità diverse...

      Elimina
    2. ...allora credo che il sorry sia dovuto...nel senso che ..."il mi dispiace" vuole essere un gesto di "educazione"...che in questo mondo esiste molto poco....rispetto delle altrui opinioni.

      ...per quanto riguarda quello che hai detto è vero e mi piace pensare alle diverse tonalità di colori e seensibilità.:)


      la parola di verifica ...quella che devo digitare per lasciarti il commento....
      "vai sulla rotelina a destra in bacheca...ti apparirà il modulo vecchio...vai su Impostazioni /commenti e togli la parola di verifica...salva...e non c omparirà più.

      ciaoooo Vania

      Elimina
    3. Scusami Vania! ;) Davvero, non avevo capito. Ho appena letto un commento sotto, e dovrò adesso decidere se moderare o meno i commenti. Se decidessi di non farlo, certamente faciliterò chi, come te, vuole condividere il suo pensiero o magari un'emozione con me o con chi legge, nel rispetto e nell'educazione che sempre ci dev'essere in una società giusta, anche virtuale come questa... A presto!

      Elimina
  7. P.s.....puoi togliere la parola sul commento...!!!???

    RispondiElimina
  8. Risposte
    1. Dai, dai, giochiamo... io lancio la palla, tu la riporti...

      Elimina
  9. adoro i gabbiani...sarà stata l'influenza de Il gabbiano Jonathan Livingston ma mi hanno sempre dato un senso di libertà incredibile...
    "Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Imparare a volare...è difficilissimo.

      Io mi alleno ogni giorno lanciandomi da un gradino... ;)

      Elimina
  10. quando avevo 15 anni ...scrissi un racconto....lo intitolai free seagull...e adesso leggendoti mi sono ricordata di quanto fascino esercitassero su di me all'epoca!
    Torno a respirare Poeta, dopo un'apnea ...torno a respirare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E di quanto fascino esercitino su di te adesso... I gabbiani, respirano bene... ;)

      Elimina
  11. fai lo psichiatra? se hai bisogno di aiuto mi trovi! magari ti porto in una scalinata che discende ripida verso il mare...gradini in pietra,...certo, alcuni sono consumati, alcuni mancano...volare sarà più facile credimi...CAVOLOOOO, ma cerca di venirne fuori dalla rete in cui sei caduto!!! ma come pensi di aiutare gli altri se non ti accorgi che TU HAI BISOGNO DI AIUTO! APRI GLI OCCHI::::GUARDA LE STELLE:::OSSERVA I SATELLITI CHE CI CIRCONDANO::::FALLO! PERCHé TU SEI OSSERVATO E ASCOLTATO FIN DENTRO CASA! Caterina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh mio Dio... dovrò accettare, condividendo qui la mia sensibilità per ciò che sento essere poetico, che qualcuno che mi conosce possa magari, leggendomi, conoscermi un po' di più! Non ci avevmo mai pensato...
      Adesso proverò a risponderti, cercando di dare giusto senso alla tua provocazione.
      1. E' vero, forse dovrei cancellare, tra le mie informazioni, ciò che concerne la mia professione. In fondo, quest'informazione nulla aggiunge e nulla toglie al blog. Dunque lo farò, per evitare che le persone esprimano un giudizio senza conoscere per davvero la persona (per quanto vano sempre rimanga il tentativo, perchè relativo il risultato, ché per primi siamo noi a non conoscerci fino in fondo).
      2. E chi non ha bisogno di un aiuto? Se non riconoscessi questa grande verità, allora si che non potrei fare questo mestiere...
      3. La scalinata che descrivi, è un'immagine poetica. In un certo senso contribuisci anche tu alla finalità del blog. Ed è poetico pure l'invito a guardare le stelle, come il significato più profondo, amichevole quasi, che ci colgo. In questo senso grazie.
      4. Se ti va di approfondire, ti chiedo di scrivermi una mail in privato. Lì ti risponderò. Non qui, perchè alle persone che leggono forse non interessa, e mi sembrerebbe mancare loro di rispetto.

      E il rispetto viene prima di tante altre cose.

      Elimina
  12. Apprezzo tantissimo la melanconia dolce di Cardarelli. Tornerò a visitarti.

    RispondiElimina
  13. Vengo qui e ogni tanto trovo versi che avevo dimenticato, versi che non conoscevo, versi che mi porto in tasca quando esco. Vengo qui e respiro, respiro a fondo, anche se non sono a casa mia.

    Grazie.

    Stavolta non ti abbraccio, ma volo per un po' a fianco a te, in silenzio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chiudi gli occhi allora, lasciati guidare dalla vertigine...

      Sono contento che tu ci sia. Volando in alto il rischio è di rimanere soli...

      Ah, mi è uscita bene! ;)

      Elimina
    2. Bisogna partire per poter tornare, ha detto qualcuno. Chi ti ama ti lascerà andare, felice di saperti felice, felice di vederti tornare, ogni tanto, quando pure la libertà più sconfinata diventa una gabbia di nuvole.

      Ti escono bene come gocce d'acqua da una nuvola gravida. Non so se ci sia qualcosa che si avvicini alla perfezione più di quanto non faccia ciò che sgorga dal cuore. Il tuo dev'essere immenso e pieno di cose. La sezione aurea dell'umanità, tagliare un uomo a metà e contarne i cerchi inesauribili, quei cerchi che tu sai prendere, stiracchiare, aggrovigliare in schiere che si pigliano, a volte si assomigliano, altre si accigliano, ma comunque scompigliano, i capelli e pure i pensieri.
      Sei bravo. Bravo davvero.

      Elimina
    3. Le tue parole, le leggo ora... e sai una cosa? Potrei scrivere lo stesso di te...

      Ti abbraccio bell'anima

      Elimina