Cerca nel blog

sabato 20 aprile 2024

La primavera è una questione d'anima

    Si schiudono i fiori e i pulcini escono fuori dal guscio. Un neonato si ritrova all'improvviso in un mondo nuovo. Piange, ma in realtà quel pianto è un grido di liberazione. In quel pianto, in quella liberazione, c'è la libertà. Un giorno potrà avvertirla nel profondo del suo animo, un giorno, ogni giorno, la libertà della primavera. 

    L'inverno con le sue prigioni viene illuminato da un sole che non brucia ancora ma illumina, vivifica, e nell'aria volteggiano odori che il corpo aveva già dimenticato. L'autunno, con il sapore della pioggia in bocca e il colore rosso delle foglie cadute a dipingere gli occhi, ci aveva reso ciechi. Ma l'inverno silenzioso, freddo e inesorabile, vasca d'acqua gelida dei bagni vecchi di Bormio, ci ha rinfrancati. E adesso siamo finalmente pronti per rinascere. 

    Il giallo dei raggi, il verde dell'erba, l'azzurro limpido negli occhi di mia nipote. Sono questi i colori che celebrano la vita che si ricorda di esistere, di svecchiare, di riproporre versi nuovi. Ogni giorno è una poesia che siamo chiamati a recitare ad alta voce.

 


Respira aria fresca di sole

Una mela dall’albero stacca

Morde il succo, succhia

Sporca

Dalle mani alle braccia

Più giù

Fino al cuore

È dolce

Bisognerebbe vivere altri cent’anni

Per rivederla così

Bella


Primavera, di Piercalogero Filì


    Mi piace pensarla così la primavera, come una donna che assapora un frutto che rilascia il succo e non finiresti mai di guardare, tanto è bella, sapiente e viva.

    Non può esserci peccato nell'atto di gustare il frutto dell'albero della vita, questo perfino Dio dovrebbe saperlo. Ma adesso basta, abbandoniamoci alle note. Con un filo d'erba in bocca, distesi su un prato, guardiamo il cielo e canticchiamo quel motivetto che ci piace tanto, con gli occhi chiusi e il sole sulla pelle. Noi, da soli, in compagnia. Di noi stessi.




   

1 commento: