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domenica 27 ottobre 2019

Io e te, soli

Dunque è arrivato il momento dei disvelamenti. Scrivo qui dal 2011, e sono affezionato alla perifrasi "Tra cenere e terra" che da sempre ha segnato i miei scritti.  Quando ho creato il blog, ho pensato che fosse opportuno celare la mia identità di scrittore, ma per una ragione che aveva poco a che fare con il timore o la vergogna. Ho pensato infatti che nell'atto dello scrivere, ciò che veramente valesse la pena mettere in evidenza, fosse il contenuto dello scritto. Insomma cosa importava chi avesse scritto questo o quello, l'importante era dare sfogo alla espressione dei sentimenti, dipingere le atmosfere dell'anima. Attraverso i miei scritti, il lettore avrebbe potuto immedesimarsi in stati d'animo che ritenevo poetici, poiché tratti dall'esistenza e capaci forse di donare un senso all'esistenza, alla mia, come anche a quella degli altri. Calvino sosteneva che bisogna cercare in mezzo all'inferno ciò che inferno non è, e dargli spazio, e farlo durare. Allo stesso modo ho cercato, mosso dai sentimenti di una perifrasi evocativa, di arrivare a voi attraverso la mia vita, i testi che ho letto, le musiche che ho scelto, gli incontri che ho fatto. Con un obiettivo, quello di portarvi tutto ciò che della vostra vita non riuscite adeguatamente ad apprezzare perché schiacciati dalla fretta del vivere, dalle esigenze dell'ego, dalla paura profonda di riscoprirsi fragili. Attraverso un pensiero, una perla che tocca il cuore, un testo particolarmente significativo. Una poesia. Credo che la perifrasi in questo mi abbia aiutato parecchio. Ma dietro la perifrasi, vedete, c'è un nome. Ho quasi quarant'anni, non sono più il ragazzino sprovveduto di prima. Ho fatto i conti con l'amore e i sogni, e poi ho fatto i conti con la realtà. Ho scritto tante poesie, diversi racconti, un romanzo, e a volte ciò che ho scritto è piaciuto, è stato pubblicato, per quanto questo possa valere, mentre altre volte no. In questa che chiamo la "seconda vita" del mio blog, intendo rispolverare alcuni dei miei scritti. E soprattutto scelgo di svelare il mio nome, perché penso che svelare il proprio nome abbia un senso, per definire ciò che siamo e cosa intendiamo fare della nostra vita. In questo spero di esservi da esempio. Non abbiate paura di svelarvi. 

La prima poesia che pubblico, è anche la prima che ho scritto. E' una poesia molto breve, come tutte quelle degli inizi. Si chiama "Io e te, soli". E' inutile dirvi che tutto ciò che ho scritto è protetto dai diritti d'autore, oltre che dai segreti della mia anima. 

Buon viaggio. 






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