"Non
accalcatevi gente, ce n'è per tutti. Abbiamo tanti sportelli, e tutto il giorno
davanti...! A ciascuno l'amore suo! Non dovrete far altro che compilare un
bonifico di 6 euro e 50 per l'Agenzia dei Sogni, giusto per le spese
organizzative. Il resto è gratis, solo per oggi gente, l'offerta è limitata
alla Vigilia del Natale, non perdete questa grande occasione! A ciascuno
l'amore suo! Offerta irripetibile! Offerta da non perdere! Solo per oggi diamo
a gratis l'Amore...!"
In fila,
anch'io. Insieme ad altra gente. Non mi sono mai piaciute le file, eppure le ho
sempre fatte, senza la pretesa di passare avanti. E' giusto che anch'io
rispetti il turno. E intanto mi concentro sul da farsi. L'offerta è di quelle
irrinunciabili. Danno un amore a gratis. Chissà come avverrà la consegna? Be',
non mi resta che aspettare. In questa agenzia ci sono code di chilometri,
arrivano fino al mare e alle montagne, dentro i boschi di faggi e castagne. Nel
sottosuolo del buio, fino all'aria aperta degli uccelli. Ma io mi sono svegliato
presto. Ancora cento persone e potrò ricevere la mia dose di Amore.
Gli animi
non sono sereni, si surriscaldano facilmente. Alcuni spintonano, altri
accampano pretese di precedenza. "Ma
io sono un mutilato, sono in carrozzella!", "E no amico, non ci casco! Tutti abbiamo diritto all'Amore, il
fatto di essere storpio non giustifica la tua condotta, di certo!", e
via così, con altri discorsi dello stesso tenore. Intrisi della stessa umanità.
Una signora anziana è triste. Ha perso il marito due mesi fa appena. Eppure è
imperterrita, in fila. Due dita di trucco sul volto rugato. Il rossetto sceglie
il colore brillante del Natale. Non si finisce mai di amare. C'è un'altra
donna. Quest'anno ha preso trenta chili. L'anno scorso era una donna bella e
innamorata. Sapeva rispettare il proprio corpo. Adesso vuole un amore come
viene, un amore facile. Non vuole perdere la sua grande occasione, ma non vuole
fare sacrifici. Mai più. C'è un cammello proveniente dal deserto. Senza
padrone. E' da solo qui, in cerca d'amore. Spiega a uno struzzo che "vorrei vedere te, nel deserto. Lì non
passa anima viva. Gli unici cammelli che vedo sono a lavoro, e sono tutti maschi!
Non la sopporto una vita di duro lavoro senza amore. Per tutti i carovanieri! Io
senza amore nel deserto non ci torno!”, così spiega, e negli occhi ha stampata la speranza. Prima di me, ancora, sette cinesi, due venezuelani,
Vittorio Sgarbi, quattro rinoceronti, due somari, nove ragazze argentine, un
militare americano, Amy Winehouse, che si lo so, non c’è più, ma ha sfidato il
tempo e la morte per ricevere un po’ di affetto, e tanti altri ancora
fino ad arrivare a cento.
Io guardo,
osservo, le annuso le storie diverse dalla mia. Una ragazza, bellissima, non si
mette in fila. E’ inginocchiata, a terra. Ha il volto in giù, verso il pavimento.
Un cappello in mano, rivolto al cielo. Chiede l’elemosina. Non cerca l’amore,
lei no. Chissà da quale paese proviene.
Mi faccio
strada, dentro. Vedo un bimbo, di fronte a un albero agghindato a festa. E’
Natale perfino tra i ricordi.
Che
confusione, adesso mi fa male la testa. Un elefante ha bloccato l’ingresso, e
tutti dietro, a spingere. Barrisce l’elefante, è un grido disperato, sfonderà
la porta d’ingresso, presto, presto!
Non so cosa
mi capiti adesso. Ma sono qui, e non sono più lo stesso. Mi volto a destra, poi
a sinistra. Attorno a me, l’Universo. Le stelle alte, sopra il cielo, e i fuochi
danzanti sui pianeti. Galassie attorno si uniscono in cerchio, recitano poesie silenziose.
Sono al centro di tutto, al centro del verso.
Eccomi di
nuovo in fila. Ancora 99 anime in cerca d’amore, e poi toccherà a me. Qualcuno
mi tira la giacca. Mi guarda. E’ una bambina di cinque anni. Mi chiede se può
passarmi avanti. Non trova la sua mamma.
Scorre la fila e rimango fermo, immobile. Di fronte a me
un fiume. Barche a vele dispiegate cercano il mare. E io fermo, assorto, guardo
il tempo che passa.
Poi mi
sveglio, e mi stringo attorno la sciarpa. Vado via. Sì, io vado via. Qui fa freddo.
Fuori di qui, per strada, c’è il sole. Cammino a passo svelto, la gente mi
guarda stupita.
(due minuti dopo...)
Fuori, sono
fuori finalmente. Aria fresca per le narici. Ho il cuore colmo di gioia. Mi
metto a salutare tutti, per le strade, a tutti un bacio e un abbraccio, felice, felice come
mai, mai ancora, prima d’ora.
Buon Natale,
urlo al cielo, Buon Natale gente!
E l’eco del
mio augurio rimbomba tra le righe.
Bello.
RispondiEliminaMa a me, prosaica come sono di questi tempi, è venuto solo un piccolo insignificante pensiero dissacratore.
Ci fosse uno sportello per l'amore e contemporaneamente un altro per l'utimo gingillo elettronico,
temo che la fila più lunga sarebbe per il secondo.
E se il gingillo servisse a inviare un messaggio d'amore a una persona lontana? Voglio pensare solo cose belle. ;)
Eliminahai una bella mente, bella fantasia., bel racconto. ma l'amore potrà mai essere gratis, si trova solo dopo un continuo e tenace lavoro su sé stessi...e una volta trovato bisogna continuare a combattere affinché duri! ma fin''ora è la battaglia più dolce che abbia mai combattuto!
RispondiEliminaHai centrato il punto... un amore in vendita non lo comprerei. Avrebbe la fregatura... ;)
EliminaL'Animo disconosce il tempo
RispondiEliminasi ciba di piccole Gioie
si riveste di felicità riflessa
L'Animo brama a donare
ancor prima di ricevere
Grazie
Buon Natale
Devo essere io a ringraziarti...
Eliminaall'Haiku chiedo
RispondiEliminaun buon Natale l'oro
l'incenso e mirra.
ravvivo il fuoco
ogni giorno è Natale
nel freddo il caldo
Il verbo cielo
quel senso d'infinito
appiglio ancora.
Obnubilata
da cibi e vini..notte
buio mantello.
Musica random
Neil Young ringiovanisce
il mio spirito.
Strada di curve
i cipressi i muretti
del San Donato.
haiku del 25 dicembre 2012
Natale a sera
navigata la festa
una tristezza
s'intrufola offuscando
i sentimenti certi.
limpidi moti
di nuvole o papaveri
di onde di mare
alla mia inquietudine
taumaturgica cura
due tanka di Natale, 25 dicembre 2012
Grazie, perché mi ricordi che il cielo non è un sostantivo, ma un verbo... e grazie per tante altre cose che non mi riesce di spiegare qui...
EliminaAbbiamo tutti bisogno di amore. Di amare noi stessi, di amare gli altri.
RispondiEliminaAlla fine del tuo racconto decidi di amare gli altri, più che ricevere tu amore. Io penso che il bene dato torna sempre indietro. Più dai amore, più sarai amato.
Buone feste a te, che siano giorni felici, giorni sereni.
E grazie per il tuo "Buon Natale Chiara". Il mio nome, alla fine del tuo augurio, sotto un post che parla quasi di crisi di identità, significa tanto. E non penso sia un caso.
Grazie.
No Chiara, non lo è...
EliminaTi abbraccio
Io senza l'amore sarei morta, non posso pensare di non respirarne nemmeno un pò, ogni singolo giorno. Sentirei sprecata la mia vita e cercherei quella fila per mettermi in coda... Tu, comunque, hai un cuore davvero speciale, te l'ho mai detto? Quando ti leggo mi si riscalda l'anima.
RispondiEliminaTanti auguri per questi giorni di festa e tanto amore per te ed i tuoi cari!
No, la tua vita non sarebbe sprecata comunque... Però mi piace questo tuo attaccamento all'amore, perché è vitale, e lo sento pieno di cose buone e intense...
EliminaGrazie per i complimenti e per tutto il resto. Ricambio!
Un bel racconto davvero. Ne condivido in pieno il messaggio. Buon Natale ... che duri tutto l'anno!
RispondiEliminaMa sì, stiracchiamolo fino al prossimo Natale... ;)
EliminaUn abbraccio anche a te!
Grazie per il commento che hai fatto al mio post e grazie soprattutto per il pensiero dolce, buone feste, che tu le possa passare il tranquillità e leggerezza.
RispondiEliminaTi abbraccio
Mi prendo tutta la leggerezza del tuo augurio. Mi fa bene!
EliminaA presto...