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domenica 17 settembre 2017

Sui libri e sui sentimenti


Sono un appassionato di libri. Utilizzo "appassionato" come sostantivo, e trovo che ha la stessa derivazione etimologica del sostantivo "passione", dal latino tardo passio, derivazione di passus, participio passato di pati, ossia "soffrire". Dunque i libri hanno a che fare con la sofferenza, sebbene un "appassionato" sia colui che esprime passione amorosa, l'ardente, l'infuocato. Dunque posso desumere che io sia a tutti gli effetti un uomo che ama e soffre per i libri.

Non è un caso che in questo momento tra le mie letture vi sia l'"Apocalisse" di D.H. Lawrence. Non che io mi aspetti di subire il giudizio universale, da un momento all'altro, no, non è per questo. Non credo. Leggo Lawrence perchè un'esigenza interiore mi ha spinto a farlo, e Dio solo sa quanto sia importante seguire le spinte che provengono da quella massa informe che chiamiamo inconscio.

Dunque leggo Lawrence e scrivo qui per lo stesso motivo. Per ottenere delle risposte.



<<Succede così - scrive Lawrence - Dopo che un libro è stato scandagliato fino al fondo, che lo si "conosce", che il suo significato è stato ben segnato, dopo, è un libro morto. Esso vive solo fin quando possiede la capacità di commuoverci, in modo "sempre nuovo", fin quando possiamo leggerlo, e ad ogni lettura, trovarlo "diverso" [...] Questione di valutazione, è ovvio: noi siamo così accecati dall'idea di "quantità", anche nei libri, che quasi non avvertiamo quanto possa essere prezioso un solo testo, prezioso come un gioiello, come una pittura meravigliosa sui cui possiamo fermare lo sguardo sempre più in profondità, fino a trarne una sempre più profonda esperienza". Molto, molto meglio leggere un solo libro sei volte che sei leggere sei libri diversi. Perchè se un libro ha in sé il potere di lasciarsi leggere ben sei volte, ciò vuol dire che ad ogni occasione di lettura è in grado di offrirci una più profonda esperienza e arricchirci l'anima di sentimenti e di pensieri. Al contrario, sei libri letti una volta, ci danno soltanto un accumulo di interesse superficiale, consueto di questi nostri tempi moderni: "quantità" senza valore reale. Si tornerà a vedere la massa dei lettori divisa in due gruppi: il grande numero di quelli che leggono per puro divertimento o interesse del momento e una minima quantità di coloro che ricercano i libri che posseggano un autentico valore, capaci di sollecitare esperienze, sempre più profonde.>>


Lawrence scrive di libri, ma mentre leggo mi distraggo, nel senso che mi pare stia parlando di sentimenti e relazioni. E' sconvolgente. Quanti sono i libri che ci hanno cambiato la vita? Quante sono le persone che ci hanno aiutato a divenire ciò che siamo? E quanti e quante invece abbiamo impattato per un'esigenza di puro divertimento, o per un interesse superficiale? Lawrence sembra categorico: tu, lettore, sei fatto in un modo oppure in un altro. Io invece credo che esistano lettori in grado di fare entrambe le cose, di leggere per puro divertimento, tanti libri come sapori diversi, come esperienze diverse, e di leggere con profondità un libro solo, assaporando ogni pagina come fosse sempre la prima volta, leggendo ogni volta con occhi diversi. Amando ogni volta come il primo amore. Alcuni libri ci intrattengono. Altri ci trasformano. L'importante è che tu, lettore, sia in grado di leggerli tutti. Di non rifuggire i primi, e di apprezzare col cuore i secondi.

Quanto a me, leggo Lawrence e trovo una risposta all'interrogativo perpetuo del "Chi sono?". Sono un appassionato di libri, ma questo lo sapevo già. Quello che non sapevo è che sono una persona che vive soprattutto di sentimenti e di relazioni. Soffre magari, a volte, ma è felice lo stesso. E questa è una meravigliosa scoperta.

Un po' scontata dite? Vi assicuro che non è così.







4 commenti:

  1. Credo sia così anche per me, sia con i libri sia con la fotografia. Diciamo che è un dolce soffrire. :)

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  2. Ho postato la foto del mio cielo stamattina con la consapevolezza che per quanto fosse sconfinato era la mia porzione e che gioia godere dell'insieme ! tre minuti dopo sono sulla tua pagina e faccio mio il tuo pensiero fino ad arrivare a lui ,Modugno ,ed io che tre minuti prima avevo inserito per ultimo l' hashtag tisembranienteilcielo ! Talvolta penso di essere così superficiale da voler trovare la profondità nel caso e talaltra invece amo voler attribuire un significato talmente profondo che si rivela persino alla superficie . Iostoconlasuperficilalita'profonda perché tutto ci completa , libri, sentimenti e relazioni.

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    1. L'elogio della leggerezza,come un planare sulle cose...ma vederle tutte. :)

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